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Prix de la Sorge

grandi promesse!

Per capire se nella Svizzera di lingua francese si preparino nuovi talenti della letteratura, è sembre bene tener d’occhio i concorsi letterari riservati ai giovani. Due sono i principali: per cominciare c’è il Prix Jeunes Auteurs, che però raccoglie partecipanti di una gran fetta di francofonia, con Belgio Francia Svizzera Valle d’Aosta. Ogni anno il genere cambia: teatro, racconto, poesia. E i premiati e prescelti vengono raccolti in un libro delle dinamiche Editions de l’Hèbe. I risultati dell’annata 2001 – dedicata ai testi poetici – sono di livello piuttosto basso. E purtroppo si vede chiaramente - in filigrana - la volontà di non scontentare nessuna delle regioni promotrici.

Diverso discorso per un altro volume, raccogliente i segnalati di un premio tra i più importanti nella scoperta di nuovi talenti. Il premio si chiama Prix de la Sorge, dal nome del fiume che attraversa il campus universitario di Losanna, e la rivista Archipel. Basta guardare la lista dei premiati degli anni passati, per capire che si tratta di una reale fucina di giovani talenti: vi figurano Eugène, che oggi è presidente della società degli scrittori, Claire Genoux, poi premio Ramuz per la poesia, Ivan Farron, autore di un unico lodatissimo romanzo, Michel Layaz, narratore invece più prolifico.

Ecco dunque un volume doppio, fresco di stampa, a presentarci i laureati delle annate 2000 e 2001, raccolte sotto il titolo molto bello Souvenir de l’Esquisse. Che dire di fronte a queste nove giovani penne romande, tutte quante esordienti? Almeno che il livello stilistico è molto alto, le finezze di scrittura e intensità espressiva sono molto più che incoraggianti. E che sembrano disegnarsi due “scuole letterarie”: una iper-realista, in cui il reale e l’immaginario giocano a scacchi con sapienti mise en abyme; una più crudamente realista, segnata tematicamente dal minimalismo americano. Qualche autore tra Kafka e Perec, insomma, e qualche altro tra Leavitt e Cassavetes. Come non citare qualche nome: Filippo Zanghi per il versante sognatore o Alexandra Bugnon per il realismo tenero e triste. Oppure a metà strada Katarzyna Gornik che gioca su un apologo dal sapore singeriano. Leggendo questi esordi, ci si dice che il numero dei giovani scrittori interessanti, in Romandia, sarà presto in aumento.

Pierre Lepori

Radio Svizzera Italiana – Rete2

 

Page créée le 20.11.01
Dernière mise à jour le 20.06.02

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