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Giornale del Popolo

  4 + 1 übersetzen, traduire, tradurre, translatar - L'ex-Battello per Tra-durre getta l'ancora a Frauenfeld (di Mathilde Vischer)

Dopo dieci incontri a bordo del " Battello per Tra-durre ", la tradizionale manifestazione annuale consacrata alla traduzione letteraria in Svizzera da quest'anno cambia forma, grazie al concorso della Collana-CH, del centro di Traduzione Letteraria (CTL) dell'Università di Losanna, di Pro Helvetia e della Fondazione Culturale del Canton Turgovia. La nuova edizione - in programma nel fine settimana a Frauenfeld - ha luogo su terra ferma: il programma propone i consueti incontri con le quattro lingue nazionali, nonché una lingua ospite (lo spagnolo).

A Irene Weber Henking, membro del comitato organizzatore e direttrice del CTL, abbiamo chiesto il perché di questa "mutazione"…

Il motivo è in larga misura d'ordine pragmatico. L'affitto del battello causava infatti costi troppo elevati: dal punto di vista etico, era difficile giustificare una tale spesa, considerando lo stipendio medio di un traduttore. Certo, il simbolo del battello era emblematico: degli scambi culturali, del passaggio dall'una all'altra riva, dell'acqua (talvolta torbida) da attraversare, dell'imbarcazione comune. Ma dal punto di vista logistico (acustica, arrivo degli ospiti, etc.) questa soluzione era particolarmente disagevole. La nuova formula rende la nostra manifestazione più duttile, sia nella scelta della regione in cui realizzare le singole edizioni, sia sui potenziali partner da coinvolgere ogni anno. E ci permette anche di estendere l'incontro su più giornate.

Per quale motivo, per questa prima edizione " su terra ferma ", si è scelto lo spagnolo come lingua ospite?

Ovviamente le quattro lingue nazionali restano lo zoccolo duro della manifestazione: è fondamentale ribadire per il pubblico l'importanza e l'eccezionale ricchezza del quadrilinguismo letterario. Ma è anche vero che queste quattro lingue sono in costante relazione con una congerie d'altri idiomi e culture. La Svizzera non è un melting-pot letterario, ma una terra d'asilo per gli scrittori venuti da altri orizzonti. Abbiamo scelto lo spagnolo perché esiste una forte comunità di scrittori ispanofoni in Svizzera, nonché per ricordare i 400 anni - festeggiati nel 2005 - dalla pubblicazione del Don Chisciotte. Questo anniversario ha dato la stura a nuove traduzioni - specialmente in francese e tedesco - del capolavoro di Cervantes e il momento era dunque propizio per fare il punto sulla ricezione di questo libro affascinante. Non vogliamo però istituire un culto del passato, ma piuttosto attualizzare il dibattito. Grazie all'aiuto di Pere Joan i Tous, professore all'università di Costanza (come vede abbiamo comunque attraversato un lago, anche quest'anno!) abbiamo potuto invitare autori, ricercatori, traduttori per un dibattito su "Letteratura spagnola: il passato al presente", seguito da una lettura di Julio Llamazares (tradotto in Francia da Michèle Planel). La nostra idea era di elaborare un programma ricco e vario, che apre nuovi orizzonti ai traduttori specializzati, abituali frequentatori della manifestazione, ma anche ai giovani lettori.

Tra i punti forti del programma troviamo il conferimento di due premi: il Prix lémanique de la traduction e un Premio destinato ai liceali. Di cosa si tratta?

Sono due iniziative molto diverse. Il Prix lémanique è una vera e propria "consacrazione", un riconoscimento creato nel 1985 e attribuito ogni tre anni a due traduttori (dal francese al tedesco e dal tedesco al francese), per la qualità eccezionale de loro lavoro: da quest'anno la distinzione incorpora anche una speciale menzione sull'implicazione personale dei laureati, che mette in valore il lavoro trans-culturale del traduttore: Marion Graf e Josef Winiger - i due premiati - sono un esempio egregio d'impegno ininterrotto, non solo come traduttori, ma anche nel campo editoriale e nella formazione; un lavoro che ha valorizzato e diffuso l'opera di autori sorprendenti e affascinanti come Walser o Rouaud. Il premio dei liceali ha invece uno scopo completamente diverso: vuole risvegliare l'interesse dei giovani, stimolare un approccio diverso rispetto all'analisi letteraria classica, in uso nelle istituzioni scolastiche. E' un modo per meglio far conoscere al largo pubblico il compito del traduttore e il valore di scoperta letteraria del suo lavoro.

Ma ha ancora senso, oggi, una manifestazione dedicata unicamente alla traduzione letteraria ?

Sì, c'è un pubblico per questo tipo di manifestazioni, anche se occorre ancora molto lavoro per sviluppare l'attenzione pubblica su questo mestiere affascinante. Per anni il nome del traduttore era appena appena menzionato in quarta di copertina: noi crediamo che una manifestazione come la nostra possa portare a una maggiore conoscenza dell'importanza dei traduttori letterari, nonché al valore e al ruolo fondamentale degli scambi tra lingue e culture.

Adattamento italiano: Le Cultur@ctifSuisse

Intervista completa (in francese): http://www.culturactif.ch/alaune/41.htm


Page créée le 28.03.06
Dernière mise à jour le 28.03.06

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