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Edizioni Casagrande

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Novità 2007

Tat’jana A. Kuzminskaja / Lev N. Tolstoj Memorie di una contadina
2007

Su consiglio di Tolstoj, Tat’jana A. Kuzminskaja passò intere giornate ad ascoltare e trascrivere le confessioni di una contadina: i suoi amori e i poveri rituali di matrimonio, il lavoro nei campi, le perfidie di paese, la deportazione in Siberia. In seguito, Tolstoj stesso mise la sua scrittura al servizio di questa donna semplice che per sensibilità e patimenti sembrava uscita da un suo romanzo. Ma questa è una storia vera: una testimonianza quasi incredibile e tutt’oggi illuminante dalla Russia prerivoluzionaria. »

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Philippe Jaccottet / La ciotola del pellegrino (Morandi)
2007

La ciotola del pellegrino è insieme un'opera di poesia, un saggio sulla pittura di Giorgio Morandi e una meditazione sulla pazienza e la concentrazione, nell'arte e nella vita.
Se è vero, come diceva Kafka, che tutti gli errori umani sono frutto d'impazienza, allora queste poche ma intense pagine di Jaccottet potrebbero esserci molto utili. E se è vero che la nostra è l'epoca della dispersione, della dissipatezza, allora queste pagine potrebbero anche essere interpretate come un invito a resistere allo spirito del tempo: «Come se qualcosa meritasse ancora di essere tentata, persino al termine di una così lunga storia, come se tutto non fosse assolutamente perduto e si potesse ancora fare altro che gridare, balbettare di paura o, peggio, tacere».
Ma il punto centrale rimane un altro, e cioè l'enigma delle emozioni suscitate dalle opere del pittore, che è poi uno dei modi in cui si declina l'enigma dell'esistenza di quell'universo naturale che Jaccottet insegue da sempre con gli strumenti della poesia.
L'enigma, certo, non può essere sciolto, ma può essere avvicinato.

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Erich Fromm / La forza dell'amore
2007

«Tra tutti i sentimenti che l'uomo ha sviluppato in sé nel corso della sua storia, forse nessuno supera la tenerezza nella sua pura qualità di essere semplicemente umana».
«L'amore erotico è esclusivo, ma nell'altra persona si ama tutta l'umanità, tutto ciò che è vivo».
«Quando la maggior parte degli uomini saranno come robot non sarà affatto difficile costruire robot uguali agli uomini».
«Le parole sono dei vasi riempiti dall'esperienza che trabocca dai vasi».

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AA. VV. / Guida d’arte della Svizzera italiana
2007

L'opera essenziale per chi desidera conoscere o anche soltanto lasciarsi sorprendere dalla ricchezza di un'eredità culturale che a volte spicca nel paesaggio ma a volte si nasconde, per esempio sulla facciata di una casa liberty, nella corte di un palazzo barocco o in una chiesetta romanica di montagna.
Le schede dedicate alle opere e ai monumenti, raggruppate per comune secondo un criterio geografico, sono introdotte da brevi carrellate storiche. Fotografie, piante, cartine, indici dei nomi e dei luoghi e un glossario dei termini specialistici completano l'opera facilitandone la consultazione.

Più di 3000 monumenti, 530 immagini in b/n, introduzioni storiche, carte geografiche, piantine delle città, indice dei nomi e dei luoghi.

A cura della Società della storia dell'arte in Svizzera. Testi di Simona Martinoli, Katja Bigger, Patricia Cavadini,-Bielander, Lara Calderari, Ludmila Seifert-Uherkovich, Leza Dosch.

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Péter EsterházyImre Kertész / Verbale di polizia
2007

Imre Kertész viaggia in treno da Budapest a Vienna. Ha un biglietto, la prenotazione, il passaporto. Ma al momento del controllo doganale tutto precipita, e ciò che avrebbe dovuto essere diverso si dimostra uguale a prima, uguale a sempre. Di colpo il protagonista è sopraffatto da quel terrore che lo ha tenuto in scacco per tutta la vita e di cui ora credeva di essersi liberato. È questo meccanismo che porta un rispettabile cittadino a sdoppiarsi, a diventare crudele spia di se stesso e allo stesso tempo vittima kafkiana.
Ma anche un racconto può sdoppiarsi, dibattersi e cercare di liberarsi da se stesso: il divertito protagonista della seconda parte del libro, Péter Esterházy, anche lui in viaggio tra Budapest e l'Austria, sentirà il pericolo di un'altra frontiera, quella tra la vita e la letteratura.

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Marino Viganò / Petrus Morettinus Tribunus Militum
Un ingegnere della valle Maggia all'estero. Pietro Morettini (1660-1737)
Collana «Itinerari»
anno 2007 - pp.350 - ISBN 9788877134776

Questo libro ricostruisce in base alle fonti archivistiche la biografia dell'ingegnere militare Pietro Morettini, nei cinque periodi in cui può essere suddivisa: prime opere in Franca Contea, in Alsazia, nella piazzaforte di Namur; fortificazioni nei cantoni della Confederazione (1708-¹17), nella repubblica di Genova e nel regno di Corsica (1717-37).

Nascita, ambiente di provenienza, tradizioni, emigrazione e formazione, costituzione del proprio nucleo familiare, rientro in patria sono ricostruiti grazie a documenti inediti. È stato così possibile inserire la vita di Morettini fra quelle di Domenico Pelli (1657-1728) e Domenico Trezzini (1670-1734), ultimi ingegneri generali autodidatti della Lombardia svizzera. Ne sono emersi dati sulla diffusione dei modelli più avanzati di architettura militare. Soprattutto ne è uscito il ritratto di un formidabile scalatore sociale, da scalpellino ed entrepreneur a ufficiale superiore, da «patrizio» di valle a proprietario terriero nel borgo di Locarno. Un successo raggiunto profittando di circostanze uniche e in seguito irripetibili e utilizzando in maniera efficace tutte le risorse a disposizione: dalle parentele al denaro, dalla professione militare alle relazioni influenti.

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Jean-Philippe Toussaint / La malinconia di Zidane
Collana «Alfabeti»
Traduzione di Roberto Ferrucci
anno 2007 - pp.32 - ISBN 9788877134882

È la sera del 9 luglio 2006. Allo Stadio Olimpico di Berlino si gioca la finale della Coppa del Mondo di calcio, Italia-Francia, sotto "uno di quei cieli di vento immensi e mutevoli della pittura fiamminga". Al 111', secondo tempo supplementare, accade qualcosa di inspiegabile: il capitano della Francia, Zinedine Zidane, in mezzo al campo sferra una violenta testata contro il difensore azzurro Marco Materazzi che cade al suolo. Per il pubblico presente allo stadio, quel gesto non è mai avvenuto: si è svolto in un attimo e nessuno se n'è accorto. Ma le televisioni in poco tempo lo imprimeranno nell'immaginario di mezzo mondo. Le interpretazioni, dal giorno dopo, si moltiplicano: che cosa si saranno detti? E perché quella reazione apparentemente immotivata proprio nell'ultima partita di una lunga e gloriosa carriera? Lo scrittore Jean-Philippe Toussaint era lì, quella sera. Ci pensa e ci ripensa, finché trova un chiave: si tratta di un gesto romanzesco, l'esito di un lento processo di maturazione, di una lunga genesi invisibile e segreta. Un gesto ambiguo, definitivo e brutale: un gesto nato dalla malinconia, così come dalla malinconia nasce un'opera d'arte.

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Michel Porret / Sul luogo del delitto
Pratica penale, inchiesta giudiziaria a Ginevra nei secoli XVIII-XIX
Collana «Biblioteca di Storia»
anno 2007 - pp.272 - ISBN 8877134631

Un’analisi competente e appassionata delle pratiche della giustizia a Ginevra tra Sette e Ottocento.

Avvalendosi di un’ampia ricerca d’archivio, Michel Porret descrive varie tipologie di crimine, dalla magia all’oscenità, dallo stupro al furto domestico, ricostruendone i decorsi giudiziari e le sanzioni punitive. I ritratti psicologici dei criminali che emergono da questi dossier si inseriscono in modo originale nella storia delle idee, della morale pubblica e dei costumi sociali.
Il volume si articola in tre parti. La prima studia il passaggio da Stato giustiziere a Stato di diritto, da giustizia arbitraria a giustizia legale, concentrandosi su elementi specifici e significativi come l’interpretazione delle circostanze del delitto e la separazione dei poteri. La seconda affronta i reati che riguardano il controllo sulla stampa e sulla circolazione del libro, e le misure repressive adottate contro gli scritti sovversivi, irreligiosi e osceni considerati pericolosi per l’ordine pubblico e l’ortodossia calvinista. Gli ultimi capitoli sono dedicati all’esame di crimini gravi e violenti (suicidio, offese sessuali, omicidi plurimi) che documentano la complessità dell’indagine poliziesca e giudiziaria, e il ruolo sempre più rilevante che acquistano i saperi esterni al diritto (di medici, chirurghi, geometri, disegnatori, ecc.) nell’integrare e sostenere il lavoro del magistrato.

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Pierre Lepori / Alberto Canetta - La traversata del teatro
Collana «Itinerari»
anno 2007 - pp.160 - ISBN 9788877134967

Da Renzo Ricci a Jerzy Grotowsky, da Pulcinella al Teatro Povero: questa è la traversata teatrale compiuta da Alberto Canetta (1924-87).

Alberto Canetta, attore e regista, dopo la gavetta milanese approda nella Svizzera Italiana, dove sarà impegnato nella compagnia di Prosa radiofonica per trent’anni. Accanto a questa attività, tenta a più riprese di fondare formazioni indipendenti: dal sogno di un teatro stabile per la città di Lugano (1960-67), all’impegno sperimentale con un gruppo di studenti (1970-82), fino ad approdare a un minuscolo spazio sotterraneo nel Palazzo dei Congressi di Lugano (il Teatro la Maschera, nato nel 1984), Canetta attraversa – in una posizione provinciale ma nient’affatto di ripiego estetico – le tappe fondanti del teatro novecentesco, sempre più attratto dalle utopie del Terzo Teatro eppure fedele all’artigianato attoriale e alla preminenza del testo. A vent’anni dalla scomparsa, questo saggio analizza la carriera e l’estetica di Canetta, uomo di teatro irrequieto e idealista, a cui si devono alcune opere di assoluto valore.

Questa ricerca – promossa dalla Società Svizzera di Studi Teatrali (SGTK/SST) di Basilea – è il volume n. 68 della collana Schweizertheaterbücher (Annuari del teatro svizzero) ed è corredata da un DVD – a cura delle Teche RTSI – contenente radiodrammi originali e filmati d’epoca.

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Giorgio Ghiringhelli / Il Ponte del diavolo nelle vecchie stampe
Collana «Strumenti storico-bibliografici»
anno 2007 - pp.226 - ISBN 9788877134752

Si ritiene che la prima veduta a stampa del Ponte del diavolo sia l’acquaforte di Johann Melchior Füssli, Pons Diabolj, datata 1707. Da allora, fino alla fine dell’Ottocento, sono innumerevoli gli artisti che hanno subito il fascino degli

Questo volume, con le riproduzioni a colori e in bianco e nero di 283 stampe, indaga con rigore filologico l’iconologia legata al Ponte del diavolo, riuscendo nel difficile compito di avvicinare la mutevolezza del tempo e la fissità dell’archetipo.

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Donatella Gilardoni / La parola liberata - Storie di bambini con problemi di linguaggio
Collana «Ricerca e formazione»
Prefazione di Piercarlo Bocchi
anno 2007 - pp.112 - ISBN 9788877134981

Attraverso le storie di Sara, Luca e Giacomo il lettore si avvicina al tema della parola che, imprigionata, imbrigliata, cerca – o rifiuta – la propria liberazione. Come scrive l’autrice, l’esperienza insegna che «Di fronte a queste difficoltà, le conoscenze tecniche da sole non bastano. Per il bambino la possibilità di comunicare passa attraverso la costruzione di un rapporto di fiducia. È essenziale tenerne conto, visto che il lavoro del terapista del linguaggio interviene su qualcosa di molto delicato quale la sua espressività».
Il tema della fiducia si allarga quindi al contesto in cui vivono i piccoli «pazienti», e il libro si completa con la storia di un’esperienza di incontro con mamme di bambine in trattamento logopedico.
«Ci si può chiedere – scrivono Maria Pagliarani e Maria Pozzi nella loro prefazione – in che cosa si differenzia il lavoro logopedico, così attento alla relazione, da un intervento psicoterapeutico? Quale spazio riservare alla logopedia e quale alla psicoterapia? Ci sembra che i racconti proposti aiutino a trovare risposte anche a questi interrogativi».

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Nicola Emery / Progettare, costruire, curare - Per una deontologia dell'architettura
Collana «Alfabeti»
anno 2007 - pp.32 - ISBN 9788877135100

Un filosofo invita gli architetti contemporanei a ripensare la loro disciplina. Con un linguaggio piano e accessibile offre elementi per ridare senso e scopo alla cultura del progetto.

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Mariapia Borgnini / Facciamo finta che non siamo noi?
Desideri di adolescenti esplicitati per vie traverse
Collana «Ricerca e formazione»
Prefazione di Marina Valcarenghi
anno 2007 - pp.84 - ISBN 9788877134851

«Mariapia Borgnini i ragazzi li sa ascoltare e li sa capire, e utilizzando il metodo del “fare storie” e la propria sensibilità è capace di estrarre il nucleo vitale e creativo che sta nascosto dentro la corteccia spinosa che avvolge ciascuno di loro. (...) Vi consiglio di leggere queste pagine non solo perché insegnano molto, ma soprattutto perché danno forza e speranza per andare avanti e non perdersi d’animo nel modesto ma essenziale remare contro il disagio di questa civiltà». Marina Valcarenghi

Mariapia Borgnini, psicopedagogista e artista, lavora in una scuola pubblica con giovani in difficoltà, vulnerabili e incapaci di affrontare il mondo. Nel corso di incontri individuali utilizza il metodo del «fare storie», un approccio che ha dato risultati sorprendenti a livello di dialogo, di apertura e di fiducia, e che viene qui illustrato attraverso il racconto di alcuni casi esemplari.

 

Page créée le 27.03.08
Dernière mise à jour le 270.03.08

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