Settanta liriche raccolte in "Blu cobalto con cenere"

Alberto Nessi 60 anni e un nuovo libro

"Sguardo chiaro, ampio respiro e cuore: Nessi ha queste doti, e le usa con forza nel testo, nel suo nuovo libro, che dovrebbe collocarlo fra le figure più autentiche della nostra poesia a cavallo fra i due secoli". Cosi scrive il poeta e critico letterario milanese Maurizio Cucchi nella prefazione di Blu cobalto con cenere, il nuovo libro di Alberto Nessi, pubblicato in questi giorni dalle Edizioni Casagrande di Bellinzona.

Il volume, che verrà presentato stasera alle 18 presso la Libreria Leggere di Chiasso, appare in occasione del sessantesimo compleanno dell'autore e raccoglie una settantina di liriche, suddivise in sei sezioni : "Pericoloso sporgersi", "Radure", "Erbario", "Monologhi", "Esercizi di lettura" e "Corona per mia madre". A testi di ispirazione apertamente autobiografica - come, in particolare, quelli dell'ultima sezione-, si alternano piccoli racconti in versi, miniature, in cui prendono la parola personaggi come "l'uomo dei piccioni", "la madre", "l'innamorato", "il maestro di scuola "e" la ragazza di monte". Percorrendo le pagine il lettore si imbatterà pure, ad esempio, nei clandestini in cerca di un varco nei boschi di confine o nella misteriosa e tormentata figura di Walter Kurt Wiemken, il grande pittore ritrovato morto nel 1941 nelle gole gelate della Breggia. Il paesaggio e gli ambienti del Mendrisiotto sono ben riconoscibili sullo sfondo delle liriche di Nessi, ma altrettanto importanti sono le allusioni al mondo dell'arte figurativa - dalle atmosfere di Jan Bruegel ai tratti e ai colori della pittura di Massimo Cavalli. Con questa nuova raccolta, Alberto Nessi aggiunge un nuovo e convincente capitolo a una ricerca poetica che, cominciata più di trent'anni or sono con I giorni feriali, ha saputo conquistarsi con il passare degli anni un pubblico molto vasto, non solo in versione originale ma anche in traduzione.

 

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