Actuellement sur le Cultur@ctif
Les invités du mois : Jean Richard (Editions d'en bas), Sabine Dörlemann (Dörlemann Verlag), Thomas Heilmann (Rotpunktverlag), Fabio Casagrande (Edizioni Casagrande) - Les Livres du mois : Fabiano Alborghetti : "Supernova" - Quentin Mouron : "Au point d'effusion des égouts" - Peter Stamm : "Au-delà du lac" - Mikhaïl Chichkine : "Deux heures moins dix" - Marius Daniel Popescu : "Les couleurs de l'hirondelle" - Arno Camenisch : "Ustrinkata" - Sylviane Dupuis : "Poème de la méthode" - Klaus Merz : "Die Lamellen stehen offen" - "In der Dunkelkammer" - Pietro Montorfani : "Di là non ancora" - Inédits : Elena Jurissevich : "Ce qui reste du ciel" - Erica Pedretti : "Plutôt bizarre"

 
retour page d'accueil


Prisca Agustoni

Biografia - Bibliografia - Inventario di voci - Critica - Poesie

  Biografia


Prisca Agustoni (1975) è nata e cresciuta in Ticino, ha vissuto a Ginevra dal 1994 al 2002, dove si è laureata in Lettere Ispaniche e Filosofia e ha ottenuto il Master in Études Genre con una dissertazione che prende in considerazione la rappresentazione della donna nera e mulatta nella poesia vanguardista latinoamericana della prima metà del ventesimo secolo. Attualmente vive tra il Brasile, dove prepara una tesi di dottorato in Letteratura Comparata, e la Svizzera.
È traduttrice di poesia di lingua spagnola e portoghese, con pubblicazione in riviste letterarie brasiliane (revista Babel, Curitiba; revista Cacto, San Paolo; Cigarra, San Paolo; Suplemento Literário de Minas Gerais, Belo Horizonte, Jandira, Juiz de Fora), svizzere (Bloc Notes; Feuxcroisés, Boletín Hispánico Helvético) e italiane (Sagarana; L'immaginazione; El Ghibli; Semicerchio).

Siede nel consiglio editoriale della rivista letteraria Jandira, pubblicata in Brasile e collabora regolarmente con la rivista on-line www.revista.agulha.nom.br. Poetessa, scrive inoltre racconti per la gioventù, utilizzati in alcune scuole elementari del Brasile per il processo dell'alfabetizzazione dei bambini.

 

  Bibliografia


Poesia

Traduzioni, Traduções. Belo Horizonte, Mazza Edições, 1999.
 
Verefkin e altre poesie. In: Bloc Notes. n°43, 2001, p. 161-167.
 
Inventario di voci (bilingue italiano/portoghese). Con prefazione di Maria José Somerlate Barbosa. Belo Horizonte,
Mazza Edições, 2001.
 
Sorelle di fieno (bilingue italiano/portoghese). Belo Horizonte, Mazza Edições, 2002.
 
Días emigrantes y otros poemas (raccolta poetica di testi in spagnolo). Con prefazione di Martha L. Canfield. Belo Horizonte,
Mazza Edições, 2004.
 
Poemas. In: Boletín Hispánico Helvético. Historia, teoría(s), prácticas culturales. Département de Langues et de Littératures Romanes de l'Université de Genève / Editorial Visor de Madrid, n°3, 2004.
 
La Morsa, Editeur Alla chiara fonte, 2007.


Racconti per la gioventù

Coleção Bilbeli. 14 brevi racconti per l'alfabetizzazione. Franco Editora, Juiz de Fora, 2002-2003.
 
A menina do guarda-chuva invisível. Franco Editora, Juiz de Fora, 2002.
 
Histórias de Longeperto. Franco Editora, Juiz de Fora, 2004.
 
A neve ilícita : contos, Funalfa Edições, Juiz de Fora, 2006.


Traduzioni

Ana Cristina César e Alejandra Pizarnik. Poesie. In: Bloc Notes. n°43, 2001.
 
Poesia brasiliana contemporanea: i poeti dell' "Abre Alas" di Minas Gerais, 1980-2000. Con testo a fronte. In: Rivista Semicerchio, numero XXVI-XXVII. Firenze, Casa Editrice Le Lettere, 2002.
 

Jenaro Talens. Poemas. In: Espelhos que vivem uns dos outros/ Espejos que viven unos de otros. Ginevra. Edizioni Livraría Camões, 2003.

 
Elisa Biagini. A poesia italiana do corpo e dos objetos vivos. Intervista e traduzione di poesie. In: Suplemento Literário de Minas Gerais. Belo Horizonte /Brasile, aprile 2004, n° 1267.
 
Fabrício Marques. Dez conversas (Entrevistas com 10 poetas brasileiros contemporâneos). Belo Horizonte, Autêntica Editora, 2004 (traduzione del libro dal portoghese allo spagnolo).
 
Cinco poetas em Juiz de Fora, Minas Gerais, Brasil (selezione e traduzione a cura di Prisca Agustoni). In: Ricerca Research Recherche. Edizioni Milella di Lecce, Italia, 2004,p. 393- 437.
 
Poesia italiana contemporânea: cinco poetas: Massimo Scrignoli, Antonio Rossi, Andrea Trombin Valente, Stefano Raimondi, Giovanni Orelli. In: Jandira (rivista). Juiz de Fora /Brasile, settembre 2004, n° 1.

 

  Inventario di voci

ISBN 85-7160-194-1

 

Nelle pagine di Inventario di voci, la poesia di Prisca Agustoni considera varie "soglie udibili" : la delicatezza della voce poetica e l'espressività delle parole inducono il lettore / osservatore a captare il minor suono percettibile. (...) Nelle poesie di Inventario di voci la tessitura delle parole e le connesssioni sotterranee che si stabiliscono fra loro descrivono incanti sempre rinnovati di fronte alle scoperte, alle piccole nascite giornaliere e alle modeste sorprese quotidiane.

Nas páginas de Inventário de vozes, a poesia de Prisca Agustoni discursa vários "limiares audíveis", ou seja, a suavidade da voz poética e a expressividade das palavras levam o leitor/ observador a captar o menor som percepível. (...) Nos poemas de Inventário de vozes a tessitura das palavras e as conexões subterrâneas que se estabelecem entre elas descrevem encantos sempre renovados diante das descobertas, dos pequenos nascimentos diários e das modestas surpresas cotidianas.

Maria José Somerlate Barbosa, saggista,
professoressa di Letteratura, in Università dell'Iowa.

Prisca Agustoni, Inventario di voci, bilingue italien/portugais, Mazza Ediçoes, 2001

 

  Critica

"Il dato di questa migrazione personale e linguistica [...] si specchia qui nelle storie di ´voci femminili che ci narrano l'esperienza dell'esilio - dalle valli della Svizzera italiana oltre il valico del San Gottardo, frontiera fisica e simbolica tra il Nord ed il Sud del Paese, tra la lingua italiana e il tedesco. All'inizio del XXo secolo molte giovani ragazze partirono dal Ticino per essere impiegate come tessitrici in convitti diretti dalle suore, abbandonando l'universo mítico della natura per entrare in quello storico della produzione industriale". La frontiera interna, ancora una volta culturale e linguistica [...], iniziatica [...], tra lo sradicamento delle anonime protagoniste e l'intimità di scoprirsi sorelle di fieno, condividendo le notti sulla stessa paglia, ci portano nel paese al centro dell'Europa, Che più di altri può raccontare storie sugli acuti contrasti tra arcaísmo autoctono e modernità, radicamento e migrazione (in questi stessi paesaggi si svolgono le storie di asilanti dei nostri giorni raccontate da Fabio Pusterla). I toni del racconto sono quelli della narrazione lirica: ´Il vapore nascose il miraggio / nella tana delle Volpi. / In quell'anno / nevicò gelo.' Gli spazi linguistici sono quelli stretti di metafore di un espressionismo stilistico essenziale[...]. Ma se tale repertorio figurale si muove all'interno di percorsi comunque noti della ´scrittura femminile', la riuscita del libro tiene anche al fatto che alla voce dell'autore si sovrappone come voce di teatro quella recitante delle protagoniste [...]. La voce dell'autrice, invece, la avvertiamo più forte quando si libera in svolgimenti di una scioltezza ariosa davvero poco italiana e che attribuiremo senz'altro alla vena luso-brasiliana soggiacente alla formazione di questa poesia."

Fabio Zinelli
"Semicerchio", XXVIII, 2003.

""La memoria di una piccola nazione non è più corta di quella di una grande nazione: ciò nonostante, lavora con maggior profondità il materiale esistente", osservò Kafka nel suo Diario. Quello che vale per la letteratura di un ebreo vivendo a Praga alla fine del XIXo secolo, serve, paradossalmente, per capire la poesia di una giovane poeta svizzera all'inizio del XXIo secolo: in Sorelle di fieno, Prisca Agustoni capta la voce delle sue conterranee che, quasi cent'anni or sono, abbandonarono la regione del Ticino per un esilio involontario in terre più prospere, dall'altra parte della valle. Risuona nelle poesie il discorso di questa "piccola nazione", isola di lingua e cultura italiana in una Svizzera in cui le culture predominanti si esprimono in tedesco o francese. In realtà, è questa situazione di inferiorità economica che forzava le "sorelle di fieno" ad attraversare il Passo del San Gottardo in direzione ai conventi dall'altra parte delle Alpi - viaggio che significava abbandonare non solamente la famiglia ed il proprio luogo d'origine, ma anche il dialetto natale, poi sostuito a forza dalla lingua tedesca. In queste poesie, construite sotto forma di memoria d'altrui, Prisca Agustoni ascolta e ricrea le voci delle donne che attraversarono le diverse sponde di questa vita e che, sul confine della terza sponda del fiume, cucciono i ricordi vissuti nella gioventù con i ricordi sognati o immaginati [...]".

Eliana Lourenço
"Memória alheia", Belo Horizonte, n° 88, ottobre 2002.

 

  Poesie

LA OTRA YO

Crece el musgo sobre tus párpados.
Y se detiene el anochecer
alrededor de tus miedos.

No se sabe nada del hogar
ni de tus incansables muertes,
mientras caen estrellas
en tu acuario.

*

Dejadme ser esencial,
sin ojos absolutos.
Vestiré mis labios con velludo
y rezaré junto a los hipocampos

igual ola persistente.

***

 

L'ALTRA IO

Cresce il muschio sulle tue palpebre.
E si trattiene il rabbuiarsi
attorno alle tue paure.

Non si sa nulla della casa
e nemmeno delle tue instancabili morti,
mentre cadono le stelle
nel tuo acquario.

*

Lasciatemi che sia essenziale,
senza occhi assoluti.
Vestiró le mie labbra con velluto
e pregheró asssieme agli ippocampi,

come onda persistente.

***

 

COMPAÑÍA

la caligrafía desnuda el cuerpo
a pesar de su ausencia

antes del regreso
los asaltos constantes
y manos proscritas
al deseo

escondrijo donde esperan
los amantes

***

 

COMPAGNIA

la calligrafia desnuda il corpo
nonostante la sua assenza

prima del ritorno
i ripetuti assalti
e mani proscritte
al desiderio

nascondiglio dove aspettano
gli amanti

***

 

SERTÃO
p/ Zé Araújo

Los héroes tienen hambre
y las hormigas se abren
beatitudes en el estómago

el dragón alegórico
con manos de doncella

la loca de la esquina
se lo sabe todo de memoria,
el Sertão con sus fantasmas

un rostro femenino
que son todas
las ofrendas sin agua,

todos en la tierna mañana
de mártires y de santos.

SERTÃO
p/ Zé Araújo

Gli eroi hanno fame
e le formiche si aprono
beatitudini nello stomaco

il drago allegorico
con mani di fanciulla

la pazza all'angolo
lo conosce tutto di memoria,
il Sertão con i suoi fantasmi

un viso femminile
che sono tutte
le offerte senz'acqua,

tutti nel tenero mattino
di martiri e di santi.

(Poesie tratte dal libro Días emigrantes y otros poemas)

 

Page créée le 1.08.98
Dernière mise à jour le 15.07.08

© "Le Culturactif Suisse" - "Le Service de Presse Suisse"